La maggior parte della gente ha bisogno di obbedire: trovano sicurezza nelle regole, schemi, elenchi, tabelle entro cui rientrare ed io sono felice se per loro funziona.

Ma credo fortemente che la persona non si possa mettere in nessun posto che abbia confini, a livello emozionale e cerebrale non si può incasellare nulla.

Succede però che la società in cui viviamo, imposta ogni secondo questo principio: vediamo dove rientri. La scuola, il mondo del lavoro, le relazioni, persino la forma del corpo. Allora ti senti dire che sei una persona con il fisico a mela, emotivamente fragile, che fatica a stare in team ecc.

Paura Della Liberta

Che tradotto è: hai un corpo meraviglioso perché è il tuo, onoralo, ha difetti? Beh dipende con che cosa lo metti a confronto? Se pensi alla sua capacità di funzionare perfettamente nonostante tutto, nonostante il cibo non sia più di qualità, nonostante tu pensi male di lui, anche se ti “serve” tutto il giorno beh allora rasenta la perfezione.

La capacità emotiva poi di sentire troppo, è vista come un difetto degno di cure farmacologiche. Il sapere “sentire” l’altro non è un punto in più, ma un ostacolo se sei emotivo non sei oggettivo, non sei “furbo” quante volte avete sentito questa parola nella vostra vita, già finché il mondo sarà popolato dai cosiddetti furbi non ci sarà spazio per le persone migliori.

La scarsa capacità poi di scendere a continui compromessi denota una chiara devozione al proprio sentire a ciò che per noi è giusto e che per gli altri risulta incomprensibile.

E la cosa più triste del mondo è che la scuola del nostro paese comincia a conformare i bambini già da piccoli: ti plasmano con ricompense e punizioni per farti diventare come secondo loro devi essere e non sicuramente come sei davvero.

Perché devi compiacere, questo ti insegnano, perché se il tuo comportamento li disturba, non vai bene, in realtà dovrebbero chiedersi il motivo per cui si sentono disturbati da idee nuove, proposte di cambiamento, nuovi punti di vista.

E quest’ultimo è sempre stato uno dei punti più dolenti, se cambi punto di vista è possibile che tu perda l’orientamento, va da sé che la maggior parte ha paura di perdersi.

Ci ritroviamo in pochi che sanno guardare al di là, giudicati male, o temuti, ragioniamo senza confini, proviamo emozioni senza misurarle.

Pensate ad esempio alle favole, argomento di cui mi occupo e che studio da molto: il protagonista spesso si perde, nel bosco, viene messo alla prova, scopre che esiste una parte oscura, ed una in luce, e chi lo aiuta? Spesso persone magiche o azzurre, quest’ultime sono la sua estensione, come dire la loro anima, e così è presto spiegato con una favola che tutto è uno, siamo sempre noi.

Questi racconti invece vengono spesso trasformati o trattati come favolette della buonanotte per bambini, sono invece potenti strumenti di insegnamento per adulti.

La libertà è non sapere dove andare, ma avanzare, è avere fiducia anche se non sto realmente capendo o riconoscendo quella cosa, o comportamento.

Libertà è servirsi dell’AMORE e non della PAURA.

Autore: Vania Zanonato
Fonte: https://www.naturagiusta.it/benessere/la-liberta-spaventa/

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