Qual’è l’appellativo corretto per riferirsi ai Nativi Americani?

Il termine “Indiani” o “Indiani d’America” è utilizzato nel mondo per vendere souvenirs, sigari, automobili… “Indiano” è un frutto dell’immaginazione dell’uomo bianco ed è assolutamente dispregiativo.

Anche “nativi americani”, sebbene sia accettato, in realtà non è del tutto corretto. Il termine americano, nativo o meno, è applicabile quando si riferisce a coloro che sono nati negli Stati Uniti d’America e soprattutto a coloro che ne sostengono gli ideali; è un’identità etnica e razziale utilizzata dal governo americano.

Come vogliono essere chiamati? Popolazioni Indigene delle Prime Nazioni, Popoli Indigeni, Indigeni o Indios. Nonostante le controversie anche tra le stesse tribù, sembrano questi gli appellativi più appropriati per riferirsi a questo popolo fantastico.

La Cultura di un Popolo Fantastico

Nonostante il fatto che le popolazioni americane siano sempre state considerate dagli Europei poco più che selvagge, gli abitanti dell’America del Nord e quelli dell’Amazzonia hanno dato vita a un patrimonio culturale ricco e molto vario.

Popolazioni Indigene Prime Nazioni

Mentre nell’America del Sud si erano andati formando gli Imperi del Sole, con le loro complicate strutture sociali, l’America del Nord vide lo sviluppo di una cultura tribale relativamente omogenea, nonostante le differenze di lingua e di abitudini maturate tra i vari gruppi.

Tribu Delle Nazioni Indiane

Nel centro continentale degli attuali USA viveva la gran parte delle 500 Nazioni Indiane le cui maggiori erano: Odawa, Shawnee, Cahokia, Haudenosaunee, Lakota, Cheyenne, Kiowa, Apache, ecc.

Al tempo della “conquista dell’America” (sebbene il termine genocidio sembra più appropriato), le popolazioni indigene dell’intero continente comprendevano oltre 90 milioni di individui. All’interno d’ogni singola tribù, la mentalità sociale fu sempre improntata ad un pensiero liberale e democratico.

Equilibrio Ecologico e Sostenibilità

Un sostanziale equilibrio ecologico venne sempre mantenuto, fino all’arrivo dell’uomo bianco, grazie alla mentalità di conservazione e rispetto delle risorse naturali che tutte le tribù native applicavano con solerzia. Vivendo in perfetta sintonia con la natura, l’indiano conosceva il verso degli uccelli e degli animali e li imitava alla perfezione.

La caccia non era intesa come un divertimento, ma come necessità di vita, perché con essa gli indiani si procuravano il cibo e l’abbigliamento per le loro famiglie. “Quando moltitudini di bufali correvano per le praterie, l’indiano non ne uccideva più di quanti gli bastavano per nutrirsi, utilizzandone anche il pelo e le ossa.”

Prima di usare i cavalli, i cacciatori delle Pianure uccidevano i bisonti facendoli fuggire a centinaia sulle alture. Un solo nativo camuffato da lupo, strisciava fino a che il bisonte era a portata di tiro del suo arco. Poi i nativi a cavallo si avvicinavano furtivamente finché la mandria cominciava a correre, quindi cavalcavano a fianco degli animali per colpirli a distanza ravvicinata. Non uccidevano mai più animali di quelli che servivano alla comunità per il sostentamento.

Il Tepee e la Vita Sociale

Da ciò si capisce perché, a causa dei continui spostamenti delle mandrie di bisonti, gli indiani delle praterie fossero popolazioni nomadi. Soggetti a continui spostamenti, avevano bisogno di montare e smontare continuamente la loro abitazione. Questa abitazione era il tepee: il cui nome deriva da due parole: TE = abitare – PEE = usata per.

Il tepee era fatto di pelli di bisonte conciate e aveva una forma conica verso l’alto. Le pelli erano sistemate su pali e tagliate per creare l’ingresso ma anche per fare uscire il fumo del fuoco che veniva usato all’interno. Queste aperture potevano essere rapidamente chiuse in caso di maltempo. Nel tepee vivevano tutti i membri della stessa famiglia. Lo spazio davanti alla porta doveva rimanere sempre libero. Gli ospiti erano sempre ben accetti, anche perché onoravano i padroni di casa.

Le donne native oltre a tagliare l’albero sacro di pioppo nero, cantavano durante le diverse danze e portavano doni ai danzatori. Il fuoco da campo era il centro della vita sociale. Veniva acceso in mezzo allo spiazzo riservato alla danza, e intorno ad esso si radunavano le tribù vestite a festa, dove i vecchi parlavano del tempo passato e i guerrieri narravano le loro avventure.

Saggio Indiano

Alcuni gruppi appresero la tecnica dell’agricoltura forse attraverso gli scambi commerciali con le civiltà del Sud, ma una larga parte rimase sempre nomade con un’economia a base di caccia e raccolta dei vegetali. Non mancavano le tecniche raffinate come quella della concia delle pelli, la lavorazione della pietra per la fabbricazione di utensili, l’intreccio del vimini, il modellaggio della ceramica.

Struttura Sociale dei Nativi Americani

La tribù era il legame più importante per gli indiani. Era guidata da un capo al quale era affidato il compito di organizzare la vita nel villaggio. Della tribù facevano parte indiani appartenenti ad un unico ceppo familiare, che occupavano un territorio, cioè il luogo dove essi vivevano per determinati periodi. Nessuno di loro si considerava padrone del territorio, perché per loro la terra andava rispettata in quanto era fonte di ricchezza e di vita per la tribù e perché in essa era diffusa la potenza del Grande Spirito.

Quando la terra non era fertile o la selvaggina scarseggiava, la tribù cercava un altro territorio dove insediare il villaggio. Presso tutte le tribù, il sistema decisionale passava attraverso il consiglio degli anziani, ma nessun partecipante era vincolato dalle decisioni prese in tale sede.

La Saggezza degli Anziani

Il capo-tribù era di carattere elettivo e veniva prescelto in base alle sue doti di coraggio e saggezza, sebbene le sue funzioni fossero soltanto di portavoce della comunità.

Foto Originali Nativi Pellirossa

Gli anziani erano considerati depositari della storia e della saggezza del popolo e venivano tenuti in gran conto, soprattutto perché ce n’erano pochi. I giovani venivano lasciati liberi di mostrare il loro valore attraverso prove d’iniziazione a volte difficili e dolorose ma mai obbligatorie.

Ruoli Sociali Distinti ma di Pari Importanza

La guerra, infatti, era quasi sempre rituale e si basava soprattutto sull’acquisizione di punti da parte dei contendenti. Ogni guerriero disponeva di un bastone con il quale era sufficiente toccare l’avversario per causarne la squalifica e acquisire punteggio. Gli scontri veri e propri erano abbastanza rari, sebbene non completamente assenti, ma si trattava principalmente di tentativi di razzia a danno di altre tribù.

Tutte le varie categorie sociali godevano di grande rispetto: i bambini venivano educati con l’esempio ed erano addestrati con attenzione da tutti i parenti della famiglia materna. I termini corrispondenti a madre e padre indicavano anche gli zii, i nonni e tutti gli adulti che in un qualche modo si occupavano dei giovani. All’interno della tribù tutti dovevano svolgere un compito: gli uomini si occupavano della caccia, le donne delle faccende domestiche e dell’insegnamento, i bambini accudivano i cavalli e gli anziani raccontavano ai bambini le storie dei loro antenati.

Importanza delle Donne nelle Tribù dei Nativi Americani

Presso le tribù indiane, le donne godevano di uno stato di pari dignità con la componente maschile ed erano considerate i pilastri della tribù, sebbene non mancasse una netta divisione dei compiti nel lavoro quotidiano.

Presso gli Algonchini, esisteva una istituzione, detta il Consiglio delle Madri, che i rappresentanti del Gran Consiglio Tribale erano obbligati a consultare prima di prendere decisioni. Presso i Lakota, gli uomini erano tenuti a sentire l’opinione delle loro donne prima di prendere una decisione importante per la collettività. I giovani crescevano nella famiglia della madre, dove in genere ad occuparsi di loro erano tutti gli adulti, Presso i Sioux si narrava la leggenda della Donna Bisonte Bianco che mette in luce come le donne avessero un ruolo di civilizzatrici.

Costumi, Usanze e Tradizioni

Alcuni costumi, diffusi presso quasi tutte le tribù, sono facilmente paragonabili a quelli arcaici dell’Asia Centrale: piume e penne come ornamento; i pittogrammi quale metodo di scrittura; il rituale della scarnificazione dei defunti prima del seppellimento; il Culto degli Antenati; il Grande Spirito della Natura; i grandi vasi di ceramica grigia con la parte superiore appuntita, fabbricati ancora oggi dai Navajo.

Molte tradizioni probabilmente furono importate con le migrazioni attraverso lo stretto di Bering, da coloro che popolarono il continente americano decine di migliaia di anni prima. Codeste eredità comuni vennero poi elaborate indipendentemente dalle singole tribù, creando elementi distintivi, che nel complesso agli stranieri possono apparire soltanto dei dettagli.

Insieme all’agricoltura vennero introdotte anche alcune usanze provenienti dal Sudamerica: i Pawnee, agricoltori semistanziali, avevano ereditato il culto della Donna del Mais, divinità ispirata dalle dee madri del Mexico, e in primavera si praticava la cerimonia in onore del pianeta Venere.

Gli Sciamani e la Spiritualità

Shamani Indiani

L’uomo della medicina, anche detto sciamano, era l’uomo più rispettato della tribù, perché a lui era riservato il compito di attirare la benevolenza degli spiriti e curare i malati. Doveva interpretare anche i sogni che ogni persona della tribù faceva; tali sogni venivano catturati dagli acchiappasogni, che imprigionavano quelli degli spiriti maligni e lasciavano liberi quelli degli spiriti benigni.

La ruota della medicina rappresenta il cerchio della vita e il suo evolversi. La croce posta al suo interno, raffigura i quattro venti, le quattro stagioni della natura e della vita dell’uomo e le quattro direzioni.

Cerimonia Del Fuoco Indiani America

Le Cerimonie Religiose dei Nativi Americani

Strutture stabili specifiche per il culto non ne venivano costruite, non vi erano edifici destinati a tale scopo, ma le cerimonie religiose, che per altro erano molto numerose, avvenivano all’aperto negli spiazzi in terra battuta appositamente riservati al centro dell’accampamento, indicati da sculture in legno a carattere rituale, oppure in una grande capanna comune costruita con legno e frasche.

Le cerimonie non erano mai in onore di un qualche dio, ma piuttosto servivano a contattare gli spiriti, ai quali si chiedeva aiuto e protezione. Presso i Sioux, prima di ogni rito si procedeva ad un bagno di vapore, perché ripulisse il corpo da tutte le impurità. Nessun adulto era mai escluso dalle cerimonie tribali, guidate da persone considerate particolarmente dotate nel contattare gli spiriti. I giovani guerrieri venivano considerati adulti solo dopo una prova di digiuno e meditazione, che forse comprendeva l’uso di qualche leggero allucinogeno naturale, intesa a ottenere un contatto con lo spirito guida, solitamente quello di qualche specie animale.

Foto Nativi Americani Offerte Spiriti

I Nativi Americani erano un popolo profondamente saggio che faceva dell’armonia e del rispetto tra uomo, terra e spiriti, il pilastro della propria cultura. Il loro modello sociale oggi più che mai rappresenta un esempio di come l’umanità potrebbe vivere in equilibrio, considerando Madre Terra come fonte di vita e non di risorse.

Autore: risveglioglobale.com
Fonti: https://bioneers.org/https://americanindian.si.edu/https://nativephilanthropy.org/

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